Vi racconto il mio inizio
Scrivere lettere o cartoline è sempre stato un bel passatempo per me. Sin da ragazzina ho cominciato a collezionare cartoline da tutto il mondo e il modo migliore per farlo, ovviamente, era intraprendere delle corrispondenze con persone che viaggiavano o che vivevano in paesi lontani.
La mia famiglia aveva una piccola trattoria e questo indubbiamente ha facilitato questa mia piccola passione. Oltre ad amici e parenti sparsi un po’ dovunque, tanti turisti e diversi commessi viaggiatori hanno incrementato, negli anni, la mia piccola collezione ma soprattutto ricordo un imprenditore francese, Monsieur Baruero, gran viaggiatore, che mi inondava letteralmente di cartoline provenienti da Cina, Giappone, Tailandia e tanti altri paesi che all’epoca erano per me inimmaginabili. Ognuna con francobollo diverso, uno più bello dell’altro.
Ricordo anche, con un pizzico di nostalgia, le buste striate di rosso e blu della posta aerea per le mie corrispondenze oltreoceano, una ragazza di Los Angeles e una della Malesia, incrociate in modo fortuito, con l’iscrizione tramite cartolina-postale a Dear Pen Pal che metteva in collegamento amici di penna di tutto il mondo, ve lo ricordate?
Erano gli anni ’80 e l’entusiasmo tipico dell’età, aveva il potere di sconfiggere qualunque difficoltà, anche quella linguistica. Quanto tempo passato a cercare le parole giuste sul dizionario d’inglese o per la scelta dei francobolli perché si, all’epoca si potevano anche scegliere: un francobollo unico oppure dei francobolli di taglio più piccolo, uno diverso dall’altro e poi…
l’attesa e il piacere smisurato di ricevere posta.
Era un modo per vedere il mondo attraverso le loro parole, le loro foto, i loro usi e costumi ma fino a qualche anno fa non avevo mai illustarato le buste, solo qualche piccolo disegno tracciato sulle lettere interne.
Poi ho cominciato a studiare calligrafia, era il 1999, e a quel tempo i corsi erano piuttosto rari e spesso vi confluivano persone da diverse parti d’Italia. Il mio maestro, Jean Larcher, aveva l’abitudine di scrivere molte lettere, soprattutto a noi organizzatori (il telefono si usava ancora molto poco per le chiamate all’estero e in più lui parlava francese, inglese, tedesco e spagnolo ma non italiano!) ed è così che è cominciato a nascere in me il desiderio di rispondere colorando i testi tracciati in bella grafia e, contemporaneamente e in modo molto spontaneo, cominciammo anche noi corsisti a scriverci, magari con lo stile calligrafico appena studiato.
Questi sono stati i miei primi scambi di lettera con buste “illustrate”.
Ovviamente, neanche a dirlo, le buste di Jean erano a dir poco meravigliose, a volte addirittura poco leggibili soprattutto quando utilizzava la scrittura gestuale (bravissimi i postini a decodificarle!) ma che piacere immenso nel riceverle!
Tutto questo preambolo per invitarvi a partecipare alla nuova iniziativa promossa da Studio Arti Floreali:
In cosa consiste questo progetto
L’iniziativa prevede lo scambio di buste illustrate, per gruppi di 4 persone, con un tema predefinito.
Il primo tema è Lancia il seme!
L’idea è quella di far diventare un gesto semplice e quotidiano, come quello di mangiare la frutta, un pretesto per raccogliere i semi della mela, della pera, degli agrumi, o il nòcciolo della pesca ad esempio, sciacquarli, farli asciugare su un tovagliolo, per poi lasciarli semplicemente cadere su un terreno incolto o abbandonato. La natura provvederà a tutto il resto.
Ci sono 3 scadenze annue: 30 giugno – 30 ottobre – 28 febbraio
Ovviamente siete tutti invitati a partecipare. Per i dettagli vi rimando alla pagina del sito di Studio Arti Floreali dedicata all’iniziativa: Buste d’Autore oppure potete iscrivervi al gruppo facebook Buste d’Auore dove, in attesa di ricevere le buste illustrate dei primi scambi, vengono pubblicate quotidianamente delle buste storiche illustrate davvero deliziose.
Nell’articolo Lettere d’altri tempi invece, potrete visionare ulteriori buste storiche illustrate ma con con un’attenzione particolare per la calligrafia.
Buona visione!