La domanda posta nel titolo e che ogni tanto mi fanno, è piuttosto generica perché dipende dal tipo di foglio che vogliamo incollare e, ovviamente, dal tipo di supporto.
Che tipo di foglio dobbiamo incollare?
Occorre innanzitutto fare una piccola premessa sui vari tipi di carte che sono molteplici e una prima suddivisione la farei sicuramente tra:
- quelle prodotte industrialmente e
- quelle artigianali di cui però non parlerò in questo articolo in quanto meriterebbero un approfondimento a parte.
Ogni carta viene creata per rispondere a precise esigenze (ad esempio: per stampa offset o arte) e dunque le materie prime che le costituiscono possono essere di vario tipo (cellulosa – cotone – lino, ecc.) e addizionate con sostanze chimiche e coloranti completamente diversi.
Giusto per fare qualche esempio, tra la miriade di carte prodotte industrialmente ve ne sono alcune molto comuni come quella che usiamo quotidianamente per la stampante, la cosiddetta usomano (tipica delle pagine interne di un libro), la patinata opaca o lucida, ma ve ne sono anche di molto pregiate e costose come ad esempio alcune marcate, vergate e goffrate che, oltre alla colorazione, presentano texture differenti sulla superficie del foglio, fino ad arrivare a carte perlescenti, a specchio dorate, argentate e chi più ne ha più ne metta. Tutte queste carte sono “da stampa” ovvero sono state studiate per la stampa offset.
Vi è poi il settore delle carte artistiche idonee per la pittura (acquarello, gouache, tempera, inchiostro, ecc.) e per le stampe d’arte (calcografia, xilografia, serigrafia d’arte, litografia d’arte, ecc.).
Le prime hanno generalmente una base in cellulosa mentre le artistiche sono per lo più composte da fibre di cotone o lino in varie percentuali.
Questo è a grandi linee il panorama delle carte in commercio e già da queste premesse possiamo intuire che non può esistere un unico modo per incollare due fogli di carta soprattutto se sono diversi tra loro.
Ma qual’è la difficoltà maggiore che si riscontra quando si incollano due fogli?
- la carta perde la sua piattezza assumento un aspetto ondulato in maniera disomogenea
- la carta s’imbarca ovvero si curva al centro sollevando le estremità
Da cosa dipende?
Questi effetti dipendono sostanzialmente dall’umidità che contiene la colla che stiamo usando. L’impasto della carta, come ho accennato prima, contiene una percentuale di collante che cambia in base alla tipologia e all’uso a cui è destinato il foglio. Giusto per capire meglio, se mettessimo nell’impasto solo cellulosa o altre materie vegetali avremmo come risultato una sorta di ovatta pressata, e dunque fragile e disomogenea (come ad esempio il cartoccio delle uova). Il collante, insieme ad altre sostanze, permette una migliore lavorazione dell’impasto rendendo la carta più omogenea, compatta e resistente.
Nel momento in cui stendiamo la colla liquida su un foglio, le fibre ne assorbono l’umidità e si dilatano ma non il collante e le altre sostanze dando come risultato una sorta di ondulazione disomogenea che se non trattato adeguatamente, permane anche quando la colla si asciuga. E questo vale per tutte le carte da stampa che hanno nell’impasto molto collante.
Se invece abbiamo due carte diverse che contengono differenti quantità di fibre (es.: carte con spessori diversi oppure carte con la direzione della fibra opposta), potrebbe succedere che un foglio, a contatto con la colla, si dilati più dell’altro e asciugando “tiri” più dell’altro e quindi per evitare che s’imbarchino dobbiamo necessariamente porre i fogli incollati sotto pressa.
Ma torniamo alla domanda iniziale: come incollare un foglio di carta su cartoncino? Facciamo degli esempi pratici:
- carta comune da stampante su cartoncino bristol
- bristol su bristol
- carta comune su marcata
- marcata su marcata
In tutti questi esempi, sono da preferire le colle secche e dunque colle in stick oppure nastri bioadesivi.
Per le carte composte da almeno il 50% di cotone o lino, invece, possiamo utilizzare delle buone colle liquide, acid free, in quanto i fogli pur dilatandosi con l’umidità, tendono poi a tornare perfettamente piatti. Anche in questo caso è sempre opportuno mettere un peso sui fogli incollati.
Le colle
Molte colle col tempo tendono ad ingiallire e a cristallizzare e dunque si “spaccano”. Oltretutto se sono particolarmente acide, possono modificare la colorazione dell’immagine stampata o dipinta sul foglio.
Per questo motivo è importante saper scegliere il tipo di colla giusto per ogni situazione.
Per quanto riguarda le carte artistiche e le carte da cartonaggio, vi sono diverse ottime soluzioni ma quelle più semplici sono:
- metilcellulosa o colla da parati che è riposizionabile
- colla di amido anch’essa riposizionabile
- colla vinilica con pH neutro (vedi link in basso)
Nell’articolo Ti piace la carta-colla? Ecco la mia ricetta troverete la ricetta per la colla di amido di mais ma sul web si trova facilmente anche quella con amido di frumento.
Guida pratica all’incollaggio di carte artistiche
Per chi fosse interessato, nell’articolo Cavaliere dell’ordine di Vittorio Veneto invece, spiego nel dettaglio come incollare un foglio di carta giapponese sul retro di un documento antico usurato.
Ora invece illustrerò due incollaggi:
- una monostampa eseguita su carta giapponese da 40 gr, su un cartoncino da 300 gr, 50% cotone, con metilcellulosa;
- una monostampa sempre su carta da 40 gr, su un cartoncino da 130 gr, 50% cotone, con colla vinilica.
Essendoci una gran differenza tra i fogli da incollare sia in termini di tipologia di fibra che di peso, ho provveduto innanzitutto a umidificare i cartoncini di supporto con un semplice spruzzino.
Una volta spruzzati, ho atteso che l’acqua venisse completamente assorbita. Il cartoncino più pesante si è sollevato al centro, segnale di una umidità disomogenea e quindi ho provveduto a spruzzare acqua anche sul retro del foglio.
Dopo qualche minuto i fogli erano entrambi perfettamente piani.
A questo punto ho provveduto a stendere la colla metilcellulosa sul primo cartoncino da 300 gr con un pennello molto morbido (immagine a sinistra) e la colla vinilica sul cartoncino da 130 gr con un pennello di setola (immagine a destra).
Ho incollato la prima monostampa in maniera abbastanza veloce in quanto la colla metilcellulosa, che è estremamente liquida, penetra all’istante il foglio sottilissimo (40 gr) bagnandolo completamente. Per questo motivo non ho potuto strofinare il foglio con la stecca d’osso per facilitare l’incollaggio come al solito, perché avrei corso il rischio di lacerare la carta.
Si sono create delle piccole bolle d’aria che ho tempestivamente picchiettato con la punta di un pennello abbastanza rigido.
Il secondo incollaggio con la colla vinilica è stato più semplice, non si sono formate bolle d’aria; la colla è sicuramente più densa, si asciuga velocemente e di conseguenza è penetrata meno velocemente nel foglio stampato.
A questo punto ho sistemato un tessuto non tessuto (che fa da isolante) al di sotto e al di sopra dei due cartoncini incollati e ho messo tutto sotto pressa.
Dopo una mezz’oretta ho tolto il tessuto non tessuto e ho inserito della carta assorbente sotto e sopra agli incollaggi che ho poi cambiato dopo un paio di ore.
Ricapitolando
per incollare:
- carta comune su cartoncino bristol, cartoncino bristol su bristol, carta comune su marcata, marcata su marcata — nastro bioadesivo o colla in stick
- per il cartonaggio e dunque carte su cartoncini pregiati o su cartone grigio — colla Vinilica con pH neutro
- per carte artistiche — metilcellulosa o colla di amido
Spero che anche questa piccola guida possa esservi d’aiuto e, se non lo avete già fatto, vi invito a iscrivervi alla newsletter trimestrale per non perdere gli aggiornamenti e i prossimi articoli. Di seguito troverete alcuni dei prodotti che utilizzo per il cartonaggio. Buon lavoro a tutti!
Cara Anna, ti ringrazio per aver illustrato i vari tipi di carta e di colla. E’ vero a volte si imbarcano e tu ne dai la soluzione. Per le cose semplici adopero il Pritt o Vinavil.
Interessante ciò che hai postato perché riguarda un po’ noi tutti.
Un caro saluto
Rosella
Grazie cara Rosella, sono felice di condividere tutto ciò che può essere utile. Ottima scelta: per molte carte la colla Pritt è davvero ottima! Un caro saluto e un abbraccio, Anna