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Antiche ricette per dorare su carta
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Queste sono le ricette per la doratura
che riporta Cennino Cennini nel suo
Il libro dell’arte
scritto intorno alla fine del 1300
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- La *biacca raramente si trova in commercio a causa della sua tossicità, a volte si trova con il nome di Bianco d’argento, quindi va preparata.
Per farlo bisogna appendere un pezzo di piombo leggermente scartavetrato in un barattolo chiuso contenente aceto. Dopo una decina di giorni si dovrà grattarlo per essere utilizzato. - Il *candi invece è lo zucchero candito:
200 gr di zucchero in 80 gr di acqua che andrà portato ad ebollizione mescolando finché non diventa leggermente ambrato. Si versa su carta-forno e si lascia cristallizzare. Infine va macinato il più finemente possibile con il mortaio.
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- In questo caso utilizza dello zucchero comune poiché il potere aggrappante è già posseduto dal bolo.
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I tre metodi principali per dorare
Esistono molte altre ricette antiche per la doratura e in effetti molti manoscritti venivano realizzati utilizzando più tecniche contemporaneamente in quanto ogni metodo ha un effetto finale diverso.
I metodi principali comunque, sono tre: due utilizzano la foglia oro e una la stessa ma in polvere.
L’applicazione della foglia oro dunque può avvenire:
- su una base collosa
- su una base di gesso
- utilizzando il metodo dell’Oro conchiglia
In modo molto sintetico: nel primo caso, le parti da dorare vengono spennellate con colla e successivamente viente posata la foglia oro e questo sarà l’argomento che tratterò nel prossimo laboratorio Lettere illuminate;
nel secondo caso si prepara una miscela di gesso e colla in modo che le parti dorate risultino in rilievo e catturino la luce da più angolazioni;
nel terzo caso si prepara una sorta di inchiostro, con oro puro finemente tritato e gomma arabica, e si applica con penna d’oca o pennello. In passato si utilizzava prepararlo in una conchiglia, da cui il nome.
Tuttora molte persone preparano le basi della doratura seguendo antiche ricette anche se molte sostanze sono difficilmente reperibili per la loro alta tossicità.
Sono ricette elaborate, lente da realizzare, con dosaggi da testare e con tempi lunghi nella posa in opera.
In compenso esistono in commercio molti prodotti che si prestano, con qualche piccolo accorgimento, allo stesso scopo. Vediamoli nel dettaglio partendo dai metalli in foglia.
I materiali
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Metalli in foglia
Foglia oro. Lamine in oro zecchino da 22/24 carati, ottenuto martellando l’oro tra due spessori di cuoio che lo rendono molto sottile e maneggevole. La tonalità assunta dall’ oro dipenderà dal colore del fondo sul quale viene adagiata la foglia o dal colore del bolo utilizzato (giallo, nero, rosso).
L’oro in foglia si presenta in libretti da 25 fogli delle dimensioni di cm 9×9. Disponibile in diverse tonalità: Oro giallo 22 kt, Oro arancio 23 ¾ kt, Oro rosso 23 kt, Oro verde 18 kt, Oro bianco 12 kt, Oro moon 22 kt, Oro caplain 20 kt.
Foglia argento. Si tratta di argento vero, titolo 1000, martellato tra due spessori di cuoio che lo rendono molto sottile e maneggevole. Anch’esso si presenta in libretti da 25 fogli cm 9×9.
Foglia simil-oro. Si tratta di oro imitazione, realizzato con una lega composta da rame e zinco. Si presenta in libretti da 25 fogli delle dimensioni di cm 14X14.
Foglia simil-argento. Si tratta di argento imitazione realizzato esclusivamente con alluminio. Si presenta in libretti da 25 fogli delle dimensioni di cm 14X14.
Segnalo, infine, anche la Foglia rame. Si tratta di rame in foglia libera, realizzato con solo rame al 100%. Si presenta anch’esso in libretti da 25 fogli delle dimensioni di cm 14X14.
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La missione all’acqua
La missione all’acqua è un adesivo a base di copolimeri acetato-vinilici in dispersione acquosa, per incollaggi istantanei (circa 10/15 minuti) di metalli in foglia. È indicata per la decorazione di superfici e supporti posti all’interno, realizzati in materiali a media porosità come legno, gesso, stucco, carta etc.
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Ammannitura
Soluzione pronta all’uso, di gesso di Bologna e colla di coniglio utilizzata per la preparazione del fondo nella doratura e per la preparazione dei supporti nella pittura.
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Mecca fiorentina
La mecca è una vernice a base d’alcool, gommalacca e resine naturali. Si applica sulla foglia d’argento per formare un leggero film colorato e trasparente, in modo che l’argento somigli all’oro.
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Vernice lustrina
La lustrina è una vernice finale a base di resina chetonica in soluzione alcolica, specifica per la protezione dall’ossidazione e dall’abrasione di decorazioni realizzate con metalli in foglia sia veri che imitazione.
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Esempio pratico di doratura
Come già detto, per prima cosa dobbiamo usare un collante per far aderire la foglia in metallo sulla carta. Nell’esempio in basso sto usando la missione all’acqua che è un adesivo lattiginoso che si stende a pennello, ben tirata.
Quando si asciuga risulta trasparente e mediamente lucida.
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Per realizzare alcuni dettagli in rilievo ho usato l’ammanitura che è un impasto di gesso di Bologna e colla di coniglio che va scaldata a bagnomaria e applicata a pennello ancora tiepida. Ho aggiunto una punta di celeste e un po’ di acqua demineralizzata per renderla più visibile e fluida.
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Per ottenere un rilievo più pronunciato, ho applicato un secondo strato di ammanitura prima che si asciugasse il primo.
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La missione all’acqua ha un tempo di asciugatura di circa 15-20 minuti. L’ammanitura invece, essendo uno strato più corposo ha bisogno di più tempo per asciugare.
Quando tutto è asciutto, si procede con l’applicazione della foglia argento.
Si posiziona la foglia argento su un cuscino scamosciato e con un apposio coltello si taglia in piccoli rettangoli.
Utilizzando una pennellessa piatta di vajo si prelevano uno ad uno i piccoli rettangoli di foglia argento e si posano sul decoro sovrapponendoli di qualche millimetro in modo da coprire tutto alla perfezione e, se si utilizza l’argento1000 (o l’oro zecchino), facendo molta attenzione perché è estremamente volatile.
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Quando la superficie è completamente ricoperta, si spazzola l’eccesso di argento con un pennello morbido.
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La mecca fiorentina è una vernice trasparente abbastanza densa che, per piccole superfici, va necessariamente diluita con alcool (>90º) altrimenti si stende con difficoltà. Ha una colorazione che somiglia all’oro.
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Infine la lustrina va applicata sulle parti che si vogliono proteggere dall’ossidazione, quando tutto è perfettamente asciutto, meglio il giorno successivo. Anche questa vernice si diluisce con alcool (>90º). In questo caso ho preferito lasciare alcune parti scoperte per avere col tempo la tipica colorazione dell’argento ossidato.
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Ed ecco il lavoro finito: è una Copertina rigida per un libro realizzato interamente a mano.
Di seguito invece inserisco un video con la sintesi dei vari passaggi della doratura con foglia argento appena illustrata.
Consigli per l’acquisto dei materiali per la doratura
Per la doratura bisogna avere:
- il cuscino per la doratura senza il quale è davvero difficile tagliare i metalli in foglia. Ne esistono diversi tipi e vari prezzi . Realizzato in morbidissima pelle, consente di depositare e lavorare la foglia oro prima dell’applicazione sull’oggetto da decorare.
- Il coltello per il taglio della foglia oro
- una o due pennellesse di vajo per trasportare la foglia oro sul soggetto da decorare
- missione all’acqua per l’incollaggio del metallo in foglia
- il metallo in foglia
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