In apertura un dettaglio di “Ave Maria Gracia Plena”, Horae ad usum Parisiensem, detto Ore di Carlo d’Angoulême, manoscritto pergamenaceo in latino del 1480-1496; cm 15,5×21; Biblioteca Nazionale di Francia
Capolettera L antropomorfo; Evangelia quattuor, manoscritto pergamenaceo in latino del 845-855; cm 24,5×32,5; Metz, Francia
Come per le Iniziali fitomorfe e zoomorfe, anche in questo caso si parla della struttura morfologica della lettera che viene modellata attraverso la figura umana. Tuttavia anche per questa tipologia ci sono diverse scuole di pensiero e altrettanti appellativi: alcuni le definiscono antropomorfe, qualcuno acrobatiche, altri ginnastiche e non manca chi le fa rientrare tra le Iniziali figurate.
In una serie di manoscritti confezionati in Francia tra la fine del VII secolo e l’inizio dell’VIII si sviluppò un fantasioso alfabeto figurativo antropomorfo e zoomorfo che talvolta inglobava l’intero sistema grafico decorativo, dalle Iniziali maggiori a quelle minori, perfino alle notulae abbreviative. Ma il giusto equilibrio tra gusto geometrico di matrice insulare e vari stili animalistici e antropomorfi si raggiunse solo nella ornamentazione di codici eseguiti tra i secoli VIII e IX.
Lettere che raffigurano uomini (o animali) in pose acrobatiche, è caratteristica della miniatura romanica dove figure simili possono essere presenti anche in altri contesti decorativi come ad esempio lungo i bordi della pagina.
Anche in Italia, nelle aree più debolmente interessate dalle influenze d’Oltralpe, si decoravano i codici con Capilettera antropomorfi e zoomorfi ma senza stravolgerne la stuttura morfologica come avveniva in altri contesti.
Capolettera S antropomorfo;
Homiliae in Ezechielem, manoscritto pergamenaceo francese, in latino, del 1110 ca; scrittura Minuscola Carolina; cm 17×26,5; The Morgan Library, New York
Di fatto tra tutte le tipologie di Iniziali, queste sono sicuramente tra le raffigurazioni più affascinanti e buffe. Persone letteralmente piegate e allungate in posizioni innaturali per essere trasformate in lettere ma anche finezze illustrative apparentemente semplici, come nel caso dei due monaci dell’immagine in basso, che sembrano inseriti nella pagina per puro scopo decorativo e che sorreggono una struttura in legno a forma di V. In realtà leggendo il testo diventa chiaro che i monaci e la struttura a V formano complessivamente la lettera M maiuscola della prima riga che recita “Mos iustorum est”.
Capilettera Q, M, antropozoomorfi; Moralia in Job, manoscritto pergamenaceo francese, in latino, del 1111; Bibliothèque Municipale de Dijon, Francia
Mentre nel caso della lettera M i monaci sono in posizione naturale, nelle lettere Q a lato, i personaggi hanno una postura decisamente scomoda e innaturale, con il corpo completamente arcuato ed è difficile pensare che queste scene non siano state escogitate anche per strappare un sorriso come contrappeso all’imponente testo di cui fanno parte.
Tra le varie pagine manoscritte si trovano dunque anche soluzioni compositive estremamente singolari come nell’immagine in basso che mostra un monaco che consegna una tavoletta di cera, di colore verde, a quello che sembra un vescovo e questa scena forma di fatto la lettera H, inizio di “Hieronimus”.
Capilettera antropozoomorfi; Bible d’Etienne Harding, manoscritto pergamenaceo in latino del 1109-1111; Bibliothèque Municipale de Dijon, Francia
Capolettera Q antropomorfo; Pietro Lombardo, sul Salterio, manoscritto pergamenaceo in latino del 1150 ca.; cm 31×40,5; Biblioteca Nazionale di Francia
Capilettera P antropozoomorfi; Expositio in epistolas Pauli attribuito a Florus, manoscritto pergamenaceo in latino del 1163-64; cm 34,5×47,5; Abbazia di Corbie, Francia
In molti casi le composizioni di lettere antropomorfe sono ardue da decifrare anche se probabilmente il lettore medievale era più avvezzo a questo tipo di immagini. Negli esempi in basso abbiamo una persona che sembra stia cercando di sollevare invano una colonna troppo pesante per formare la lettera A di “Arfaxath” e un altro che solleva una donna per comporre la lettera T di “Tobias”.
Capilettera A, T, P, antropomorfi; Biblia latina vulgatae versions cum prologis, manoscritto pergamenaceo in latino del 1143-1178, cm 28×38; Engelberg, Svizzera
Capilettera I e Z antropomorfi; Collectio canonum, manoscritto pergamenaceo francese, in latino, del XII secolo; cm 36×55; Abbazia di Saint-Martin de Tournai, Francia
Capilettera I antropomorfi; Vitae-sanctorum, manoscritto pergamenaceo del XII secolo
Dopo la mietitura, i contadini trebbiano il grano in covoni per separare il grano dalla pula. Sagomato a forma di S, il giovane contadino indossa un abito verde, un colore specifico della sua età.
Capolettera S antropomorfo; Moralia in Iob, manoscritto del XII secolo; Biblioteca nazionale di Francia
Capilettera antropomorfi; Bibbia, manoscritto pergamenaceo in latino del 1150-1200; Biblioteca Nazionale di Francia
Questo personaggio, che sostiene una colonna orizzontale, forma la T di Terra e sembra essere sorretto dalle linee di scrittura inferiori.
Capolettera T antropomorfo; manoscritto pergamenaceo in latino del XI-XII secolo; Montpellier, Francia
Capolettera P antropozoomorfo; Libro evangelico, manoscritto pergamenaceo austriaco, in latino del 1225-75; cm 20,4×30,5; Pierpont Morgan Library, New York
Il prossimo manoscritto ha una decorazione estremamente delicata ed elegante. I capilettera antropomorfi sono stati eseguiti con la tecnica del grisaille, procedimento che riproduce luci e ombre attraverso una serie di grigi. Questa tecnica è stata adoperata in epoca rinascimentale in Francia e in Italia soprattutto nelle miniature, spesso arricchita con piccoli tocchi di colore.
Capilettera antropomorfi; Guyart des Moulins, Bibbia storica, manoscritto pergamenaceo francese, in inglese, del 1350 ca.; cm 18,8×28,3; Biblioteca Nazionale di Francia
Il tesoriere e i canonici della Sainte-Chapelle promettono di celebrare una messa annuale dello Spirito Santo per Jean de Berry ogni 10 settembre durante la sua vita e, dopo la sua morte, una messa di anniversario per la sua anima.
Documento datato 28 luglio 1386.
Iniziale A antropomorfa, formata da un angelo che scrive e un uomo selvaggio. Archivi nazionali, Francia
Il Libro di Modelli di Giovannino de’ Grassi (immagine in basso) è un manoscritto pergamenaceo tra i più importanti esempi di arte tardo gotica italiana. Creato alla fine del XIV secolo alla corte dei Visconti, il codice, comprende 77 disegni e 24 lettere dell’alfabeto di ottima qualità.
La lettera q (antropomorfa) in stile gotico è composta da due cavalieri a cavallo, in una posa quasi postmoderna, mentre la lettera r che segue (zoomorfa), mostra un simpatico assembramento di animali.
Capolettera Q antropomorfo e R zoomorfo; Libro di Modelli di Giovannino de’ Grassi, manoscritto pergamenaceo italiano del XIV secolo; Biblioteca Civica di Bergamo
Capolettera antropomorfo; Flavius Josephus, Antiquitates Judaicae, Rufinus aquileiensis interpres; manoscritto pergamenaceo in latino, scrittura italiana, 1430 ca.
Capolettera P antropomorfo; Registro delle immatricolazioni del Rettorato dell’Università di Basilea, manoscritto pergamenaceo in latino che va dal 1460 al 1567; cm 20,5×29
Verso la fine del periodo medievale furono confezionati diversi manoscritti in cui i capilettera erano formati dal corpo umano modellato e piegato come non si era mai visto ma la cosa più straordinaria da notare è che per realizzare queste raffinate lettere, sono state ricreate scene di vita quotidiane con più persone, in strane posizioni acrobatiche.
Nell’esempio in basso, una splendida pagina con fondo oro e la dicitura Ave Maria Gracia Plena (comprensiva delle tipiche abbreviazioni) realizzata con lettere antropomorfe di questo tipo.
“Ave Maria Gracia Plena”, Horae ad usum Parisiensem, detto Ore di Carlo d’Angoulême, manoscritto pergamenaceo in latino del 1480-1496; cm 15,5×21; Biblioteca Nazionale di Francia
Capilettera antropomorfi; Horae ad usum Parisiensem, detto Ore di Carlo d’Angoulême, manoscritto pergamenaceo in latino del 1480-1496; cm 15,5×21; scrittura gotica bastarda; Biblioteca Nazionale di Francia
Il fascino, di questo tipo di Iniziale, è che sono delle mini storie molto più dinamiche rispetto alle precedenti che mostrano un evento unico, piuttosto statico. La lettera B nella prossima immagine ad esempio, mostra un piccolo gruppo di persone che solo per stare in posa devono faticare non poco, tuttavia uno sta suonando uno strumento musicale, un altro è in bilico su un animale non bene identificato mentre la vecchia è sorretta da un vecchio.
Cosa avranno pensato i lettori dell’epoca osservando questa scena? Si saranno chiesti se i due vecchietti sono marito e moglie o se l’uomo con la giacca verde sta combattendo contro la bestia o lo sta semplicemente usando come sedile?
Questo modo di creare lettere attraverso scene di persone rappresentate in modo buffo e pressoché irreale, si diffuse moltissimo grazie anche ai libri di modelli ma l’idea di realizzare capilettera intrisi di ironia era già in uso in tempi più remoti anche in contesti molto impegnativi, come se fosse stata data l’opportunità al lettore di avere un breve “respiro” tra la complessità dei concetti esposti.
Capilettera antropomorfi; Libro dei modelli Tudor, manoscritto pergamenaceo in inglese del 1504; Bodleian Library, Oxford, Regno Unito
Nel prossimo manoscritto ci sono delle Iniziali antropomorfiche davvero al limite del grottesco ma molto divertenti, come la lettera A della prima immagine in basso o l’omino che allunga la testa fino a guardarsi l’ombelico per formare una P.
È un manoscritto musicale, in formato orizzontale e contiene due o tre capilettera per pagina. Le dimensioni sono sempre le stesse ma vi sono deliziosi capilettera fitomorfi, zoomorfi, antropomorfi e ibridi.
Capilettera antropomorfi; Chansonnier, manoscritto cartaceo in latino del 1542, cm 28,3×22; Biblioteca municipale di Cambrai (Francia)
E dopo tutti questi esercizi forzati, di un improbabile yoga antico che spero abbia strappato un sorriso anche a voi, vi saluto dandovi appuntamento al prossimo mese con tanti altri esemplari di capilettera.