I pennini si ossidano e poi arruginiscono
Un pennino ossidato ha perso
la sua naturale lucentezza
in conseguenza ad una prolungata esposizione
all’aria, all’umidità o all’acqua.
Il metallo diventa macchiettato e se non si presta attenzione, come ben sappiamo, all’ossidazione segue la ruggine.
La ruggine è corrosiva per cui è assolutamente necessario prendersi cura delle nostre amate punte prima che questo accada.
Uso tempera, acquarello e inchiostro
sia per scrivere che per disegnare
e alcune punte si ossidano più facilmente di altre
ma scrivo ancora con i pennini Speedball
con cui ho iniziato più di 20 anni fa!
Come faccio?
Sin da quando ho cominciato ad utilizzare i pennini, inizialmente a punta sottile per le mie opere grafiche, ho preso l’abitudine di avere sempre a portata di mano un vasetto con acqua e uno straccetto di cotone in modo da poter sciacquare e asciugare velocemente la punta mentre lavoro. E lo faccio frequentemente, in modo che il colore o l’inchiostro non si stratifichi eccessivamente sulla punta dando come risultato un tratto sempre più ispessito.
E lo stesso vale per le punte tronche con serbatoio: dopo 10/15 minuti, il colore o l’inchiostro, non scorre più in modo uniforme dando come risultato un tratto discontinuo e/o frastagliato.
Quello che potrebbe succedere a chi è inesperto
Per la mia esperienza, quello che capita spesso a chi è inesperto è:
- lasciare il pennino ancora carico di colore o inchiostro mentre si fa qualcos’altro (magari si ha semplicemente necessità di fare altre righe per scrivere);
- pulire il pennino in modo sommario e nel tempo ritrovarsi la punta incrostata;
- lasciare in immersione la penna nel vasetto d’acqua;
- mettere a bagno la punta e lasciarla lì per ore;
- lavare il pennino a fine lavoro montato sul suo portapenna senza l’accortezza di estrarlo per asciugarne anche l’innesto.
In tutti questi casi purtroppo compare la ruggine.
Come fare per mantenere pulite le punte
evitandone il deterioramento
Il modo più semplice è senz’altro quello di sciacquare frequentemente la punta mentre si lavora per evitare le incrostazioni e a fine giornata lavare tutte le punte utilizzate, con l’ausilio di un vecchio spazzolino da denti e magari del sapone di marsiglia e infine asciugarle bene.
A questo proposito, come accennato nell’articolo Calligrafia: le 18 regole per scrivere bene, vi riporto una ricetta del Prof. Ranieri Percossi
E quando compare la ruggine?
Le ricette per togliere ossidazione e ruggine dai pennini sono tante e tutte valide, quella che utilizzo più di frequente è con il bicarbonato o, nei casi più difficili, con aceto di vino bianco:
Aceto di vino bianco o limone
L’aceto è un acido non tossico che tutti abbiamo in casa e funziona a meraviglia.
- Aceto bianco o mezzo limone spremuto e filtrato;
- Un cucchiaino di sale da cucina raso;
- Cotton fioc / feltro o tessuto non abrasivo;
Sciogliere il sale nell’aceto;
Immergere i pennini;
Lasciare agire per pochi minuti per evitare la corrosione (4/5 minuti in genere sono sufficienti);
Strofinarli con un cotton floc imbevuto della stessa soluzione;
Sciacquare;
Lavare con sapone neutro;
Asciugare;
Ripetere se necessario.
Patata
Pare che sia l’acido ossalico contenuto in questo tubero a rimuovere le incrostazioni di ruggine e lo fa molto bene!
Per la ruggine sull’innesto del pennino:
Infilare il retro del pennino nella patata e aspettare un po’ (10-15 minuti in genere sono sufficienti);
le punte sottili possono essere infilate tranquillamente anche di punta, mentre per le punte tronche con serbatoio occorre preparare una poltiglia di patata grattuggiata con la quale si riveste l’intero pennino.
Strofinare via la ruggine con un cotton fioc infilzando di tanto in tanto la punta nella patata così da poterla inumidire.
Lavare ed asciugare.
Ripetere se necessario.
Oppure:
Grattugiare la patata e cospargerla con abbondante bicarbonato;
Strofinare il pennino arrugginito con questa poltiglia;
Lavare e asciugare.
Bicarbonato
Creare una pastella densa con bicarbonato e acqua.
Applicare la miscela al pennino e strofinare con uno spazzolino o con un cotton fioc.
Pulire con un panno e controllare il risultato, potrebbero essere necessarie più applicazioni.
Sale, aceto e farina
Anche con l’aceto e il sale si può creare una pastella molto densa aggiungendo farina q.b.;
Strofinare la superficie del pennino con un cotton fioc;
Sciacquare con acqua tiepida e sapone neutro e asciugare con un panno.
Anche in questo caso si può ripetere l’operazione se la ruggine o le macchie di ossidazione non sono state del tutto eliminate.
Aceto e bicarbonato
Se l’ossido è molto resistente, provate a mescolare un po’ di aceto bianco con un cucchiaino di bicarbonato di sodio. Quando inizierete a vedere delle bolle, immergete il pennino. Lasciatelo per pochissimi minuti, quindi lavatelo e asciugatelo con un panno.
Ed ecco il risultato: ruggine e incrostazioni di inchiostro si sono dissolti. Il colore della punta invece rimane più scuro per effetto degli acidi.
Consigli utili
- Avete mai pensato di scrivere con una vera penna d’oca invece di utilizzare le punte metalliche?
- L’inchiostro migliore per scrivere con i pennini, a mio parere, è quello ferrogallico ma è difficile da reperire ed è estramamente corrosivo; una valida alternativa è il sumi-e. Viene normalmente usato in oriente per la calligrafia a pennello e la pittura ed esistono numerose versioni liquide. Per l’utilizzo con i pennini risulta essere un po’ denso ma può essere tranquillamente diluito con acqua fino alla fluidità desiderata;
- Invece di utilizzare inchiostri di vario tipo, genericamente più adatti alle penne stilografiche che non all’utilizzo con pennino, avete mai provato la tempera o gouache?
- I pennini a punta tronca migliori sono quelli della Speedball Serie C e quelli della Brause Serie Bandzug; i primi sono più flessibili e dunque più adatti a chi ha una mano leggera, i secondi sono più rigidi e quindi idonei a chi ha una mano piuttosto pesante; ma in definitiva l’uso dell’uno o dell’altro può variare anche in base al supporto cartaceo.
- Per pulire bene i pennini è sufficiente strofinarli con un vecchio spazzolino da denti e del sapone di marsiglia.